Una dieta a ridotto contenuto di carboidrati, anche solo per un giorno, può migliorare in modo significativo la risposta insulinica e la sensibilità all’insulina dopo cena, secondo un nuovo studio dell’Università del Michigan.
Il nostro corpo non risponde sempre allo stesso modo ai pasti. In particolare, dopo cena si verifica un picco di insulina più elevato rispetto al mattino.
Ma cosa succede se cambiamo la composizione dei pasti?
Un team di ricercatori ha osservato 32 donne in postmenopausa, suddivise in gruppi che hanno ricevuto per un giorno tre pasti isocalorici, ma con differenti quantità di carboidrati: uno con il 30% e l’altro con il 60%. Alcune di loro hanno anche svolto esercizio fisico moderato prima dei pasti.
I risultati principali
- Dopo tre pasti a basso contenuto di carboidrati, le partecipanti hanno mostrato una riduzione del 39% dell’insulina e del 48% dell’ormone GIP (che stimola la secrezione insulinica) dopo cena, rispetto al gruppo con dieta ricca di carboidrati.
- Anche la resistenza all’insulina serale (stimata tramite HOMA-IR) è diminuita del 37% con la dieta a basso contenuto di carboidrati.
- L’attività fisica prima del pasto non ha migliorato la risposta glicemica: anzi, ha peggiorato la tolleranza al glucosio in entrambi i gruppi, probabilmente per via dell’aumento degli acidi grassi liberi in circolo che interferiscono con l’azione dell’insulina.
Perché succede tutto questo?
Secondo i ricercatori, l’intestino potrebbe adattarsi gradualmente a una minore assunzione di carboidrati, riducendo così il rilascio di GIP e, di conseguenza, la necessità di produrre grandi quantità di insulina. Questa risposta adattiva sembra richiedere almeno tre pasti consecutivi a basso contenuto di carboidrati per manifestarsi.